Rogna Sarcoptica



Questa rogna è causata da acari appartenenti alla famiglia SARCOPTIDAE, sono acari detti scavatori, in quanto scavano proprio delle gallerie negli strati più superficiali dell’epidermide, nutrendosi dei liquidi interstiziali provenienti dai tessuti danneggiati.

La specie che colpisce tutti i mammiferi domestici, compreso l’uomo, è detta S.SCABIEI, che si presenta con un corpo tondeggiante, che può raggiungere 0,4 mm, con caratteristiche pieghe trasversali e scaglie triangolari sul dorso.

Ciclo vitale
La femmina fecondata scava le gallerie dette prima,le uova deposte nelle gallerie si schiudono dopo 3-5 giorni e le larve che ne fuoriescono, si dirigono verso la superficie cutanea, dove si rintanano negli strati superficiali dell’epidermide, creando una sorta di tasca, all’interno della quale si trasformano in ninfe e poi in adulti. L’infestazione ha luogo per contatto, presumibilmente ad opera della larve che sono di frequente presenti sulla superficie cutanea.

Sintomatologia
La sede preferita da questi acari è rappresentata dalle orecchie, muso e gomiti. Le lesioni si manifestano all’inizio con eritema, seguito poi dalla formazione di papule, croste e alopecia. Questa rogna è caratterizzata da intenso prurito, e frequenti sono i danni causati da autotraumatismo. Il prurito insorge dopo una settimana circa dall’infestazione primaria, nella maggior parte dei casi prima che le lesioni cutanee siano evidenti.

Diagnosi
Criteri importanti per la diagnosi sono:
1) i bordi delle orecchie sono spesso i primi ad essere colpiti;
2) il prurito è sempre intenso (infatti nei casi di dermatite non pruriginosa,la possibilità di rogna sarcoptica può essere esclusa);
3) è una malattia molto contagiosa.
La conferma del sospetto diagnostico si ottiene attraverso l’esame microscopico del raschiato cutaneo.

Trattamento
Nei casi lievi, il trattamento si basa su bagni con sostanze acaricide, per almeno 4 settimane. Efficaci sono i piretroidi sintetici, quali la permetrina e la flumetrina, o gli organofosfati, quali il fosmet e il fention. Nei casi invece di gravi infestazioni, sono utili le avermectine/milbemicine, per via parenterale, fino a 400 micron per chilo di peso corporeo. L’uso di corticosteroidi per via orale o parenterale va riservato solo a quei soggetti nei quali il prurito sia davvero intollerabile per evitare gravi traumatismi.
Dato cha la malattia è altamente contagiosa, è bene che i cani siano isolati e i proprietari avvertiti che la guarigione richiede tempi molto lunghi.

Vorrei aggiungere, che questa rogna è rara nel gatto e che le lesioni sono simili a quelle indotte da un altro acaro, il NOTOEDRES, con progressiva perdita del pelo sulle orecchie, faccia, collo e addome.

Rogna sarcoptica nell’uomo
Nella maggior parte dei casi, la trasmissione avviene per contatto con il cane. Le aree più colpite sono quelle più facilmente a contatto con gli animali,come il palmo delle mani, i polsi, le braccia e il torace. Le lesioni sono rappresentate da eruzioni di papule pruriginose destinate a scomparire in poche settimane. Dopo la guarigione dell’animale, fonte di contagio, non si presentano ulteriori manifestazioni anche nell’uomo.

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