Il Cincillà: il Cuore oltre la Pelliccia

Questo articolo non vuole essere il solito articolo di protesta all’uso di pellicce, ma semplicemente una sensibilizzazione alla conoscenza di chi si nasconde dietro una pelliccia, un esserino indifeso, che può essere un animale domestico come il cane o il gatto, e dare gioia, amore e compagnia. Varierò dalla conoscenza scientifica di questo animale, al suo allevamento e inserendo la mia esperienza, che ho vissuto osservando alcuni allevamenti (tutti animali da compagnia) fino a quella personale, avendoci convissuto in casa.

Prima di iniziare vorrei sottolineare il fatto che il cincillà nella convenzione di Washington (o CITES), è compreso nella cosiddetta appendice 1 che vieta il commercio e la vendita di esemplari catturati in natura, mentre non ci sono divieti per i soggetti riprodotti in allevamento.
1. Origini 
2. Specie e razze
3. Cenni di Anatomia e Fisiologia
4. Interazione e il bagno di sabbia
5. Alimentazione e Riproduzione
6. Gabbie e accessori
7. Malattie
8. Conclusioni:Differenze del comportamento del cincillà allo stato selvatico ed in cattività

Origini
Il cincillà è originario dell’America del Sud e precisamente il chinchilla lanigera delle Ande sudamericane e il cincillà brevicaudata della Bolivia. Allo stato selvatico lo troviamo fino a 5000 metri di altitudine in Cile, Argentina, Perù e Bolivia, il suo habitat è costituito dalle montagne e dagli altipiani, e qui la temperatura varia dai -10 °C nella notte e dai +30 nel giorno, ma a proteggere l’animale dal freddo e dal caldo provvede la sua foltissima e morbidissima pelliccia. Il primo che provò a riprodurre il cincillà in cattività è stato Mathias Chapman, un ingegnere statunitense; nel 1922 infatti, ottenne una colonia di 11 esemplari che gli era stato consentito di portare in California. Purtroppo, oggi la maggior parte della persone che hanno gli allevamenti di cincillà lo fanno esclusivamente per le pellicce (e questo è vergognoso), io in questo mio articolo vi dimostrerò soprattutto che il cincillà è un animale dolcissimo, capace di affezionarsi al padrone e di riconoscerlo, che è un ottimo compagno di giochi, insomma un vero amico.

Specie e razze

Esistono essenzialmente 2 specie: il cincillà lanigera e il cincillà brevicaudata. Le differenze sono nella coda e nel mantello, il primo infatti ha la coda e il pelo più lunghi. Il Lanigera è quello più ampiamente diffuso. Il colore tipico classico è il grigio, che può essere più scuro (grigio cenere), più chiaro (grigio platino) ed infine più brillante (grigio argento). Poi esiste il colore bianco che è raro, quando questo mantello presenta sfumature grigie chiare o marrone chiare che prevalgono sul bianco, allora si ha il soggetto beige. Infine abbiamo il colore nero.

Cenni di anatomia e di fisiologia
Sono animali di piccola o media mole, con un tronco ben sviluppato, una testa di forma rettangolare, con una coda lunga, con arti posteriori più sviluppati degli anteriori, questi ultimi comunque sono importanti in quanto servono all’animale per afferrare il cibo e mangiarlo tenendolo fra le zampe, questi animali hanno la caratteristica di saper mantenere per alcuni istanti la stazione bipedale, ossia sugli arti posteriori, hanno 2 paia di denti incisivi (importanti per la masticazione, da qui il nome, infatti rodere dal latino significa rosicchiare), questi denti hanno crescita continua, perciò è indispensabile che siano in continua “esercitazione”, cieco molto sviluppato (grosso intestino), e nel maschio testicoli molto mobili. Un atteggiamento che accomuna i cincillà con molti roditori è la “coprofagia”, ossia l’abitudine di questi animali a mangiare le proprie feci, che contengono molte vitamine (b e k), sintetizzate nel cieco. Possiamo dire che il cincillà sia molto simile ad un coniglio nano, ne differisce per la testa più breve, e 2 orecchie grosse simili a quelle di un topo, inoltre come vi spiegherò più avanti, ne differisce soprattutto per alcune caratteristiche e per alcuni comportamenti tipici ed esclusivi di questo morbidoso animale. Per prima cosa la caratteristica del cincillà e la sua pelliccia, folta e morbida, che lo protegge sia dal freddo che dal caldo, inoltre i peli si staccano facilmente quando l’animale viene attaccato da un predatore e questo è un meccanismo di difesa per sfuggire dagli aggressori. È un animale molto agile, capace di compiere salti enormi grazie ai posteriori sviluppati, che gli forniscono la forza per il movimento, ha una vista molto acuta ed anche l’udito è molto sviluppato. A livello del muso vi sono dei peli molto lunghi, analoghi alle vibrisse del gatto, questi peli gli consentono di avere un tatto eccellente, soprattutto per afferrare il cibo. Sono animali che vivono 8-10anni, ma sono stati segnalati casi di soggetti che sono vissuti anche 15anni.

Interazione
Vi potete chiedere come maneggiare un cincillà: non è difficile, ma posso darvi dei consigli. Il cincillà è un animale molto vispo e agile, pertanto ogni volta che vi avvicinate alla sua gabbia per prenderlo potrebbe cercare di fuggire, ma questo non vuol dire che non sia un animale mansueto e dolce, ha questo atteggiamento perché comunque ha sempre un po’ di timore nei vostri confronti, ma una volta preso con delicatezza vi assicuro che si fa accarezzare e resta tranquillo. Per attirarlo verso di noi, possiamo offrirgli per esempio, della frutta secca di cui è ghiotto, e vedrete che subito si avvicinerà per odorare la vostra mano, a questo punto afferratelo con il palmo della mano a livello del dorso, cingendo il torace. Se la presa è sicura, il cincillà si farà toccare. Non prendetelo mai per la coda o per le orecchie o per le zampe posteriori, oltre a sentire dolore l’animale per sfuggire ad una presa fastidiosa potrebbe arrecarsi una frattura. Quindi con una mano dovete cingere il torace passando sotto le zampe anteriori, con l’altra mano dovete sostenere la groppa. Ricordate di non lasciare mai libero il vostro cincillà in stanze dove potrebbero passarvi dei cani, gatti, o furetti, per i quali il cincillà rappresenta una ottima preda. Invece vi posso assicurare che possono nascere belle intese con alcuni pappagalli (nel mio caso una calopsitta), ma cercate di evitare contatti con pappagalli che cantano o fanno molti versi che possono spaventare il vostro morbidoso animale.

Il bagno di sabbia
Questa caratteristica fa del cincillà un animale del tutto speciale, infatti il cincillà ha l’abitudine a farsi questo bagnetto per mantenere la pelliccia morbida e asciutta, infatti i granelli di sabbia fanno assorbire l’umidità del mantello, facendo mantenere i peli separati senza la formazione di nodi. Vi auguro, se ancora non vi è capitato, di assistere in diretta ad un bagno di questo animale, appena vede il recipiente con la sabbia, vi sale dentro e dopo aver grattato il fondo con gli arti anteriori, con una velocità indescrivibile, si rotola su se stesso, almeno 2-3 volte, come una trottola, restando sempre fermo al suo posto, poi si ferma, poi riprende. Il tutto dura 2-3 minuti, ma vale la pena di vederlo. La sabbia deve essere asciutta e fine, non esiste nei negozi sabbia specifica per cincillà, basta che deve essere fine e mi raccomando non mettete mai del talco, in quanto potrebbe essere inalato dall’animale causando gravi danni al polmone. Il cincillà dovrebbe fare il suo bagnetto un volta al giorno o almeno in giorno alternati.

Alimentazione
L’apporto di fibra è importante in quanto la somministrazione di soli concentrati può determinare sia problemi di crescita continua ai denti, ma anche l’insorgenza si calcoli vescicali e uretrali. Quindi, oltre ai concentrati, daremo al nostro cincillà sempre del fieno di erba medica, a volontà. I concentrati, invece, sono rappresentati dai comuni “pellets”, i quali sono composti da miscele di farine di cereali essiccate e si presentano sotto forma di cilindri di colore marrone scuro, questi sono usati anche per l’alimentazione del coniglio. Alimenti che si possono dare sono anche la frutta secca. Qualche volte potete dare al vostro amico anche delle mele, pere, carote, dopo essere state lavate, asciugate per bene e date a temperatura ambiente, mai fredde, in quanto possono causare congestione, con diarrea spesso mortale. I pellets dovrebbero contenere: 16-20% di proteine 2-5% di grassi più di 20% di fibra. Dato il ritmo circadiano di questi animali (vivono di notte), il cibo va dato nelle ore serali. I cibi non adatti sono: qualsiasi dolce, cibi fritti o patatine. Per quanto riguarda l’acqua, questa deve sempre essere a disposizione dell’ animale, il fabbisogno idrico di un animale adulto è di circa 40-60 ml al giorno, mentre la quantità giornaliera di mangime è di 20-25 grammi a seconda dell’età dell’animale.

Riproduzione
Il cincillà è un animale poliestrale stagionale, ossia ha due gravidanze l’anno solitamente di 2 piccoli l’una e la durata della gravidanza è di 110-115gg. La maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 6-8 mesi, come abbiamo visto, la gravidanza è piuttosto lunga, ma come animale non è molto prolifico, questo perché la femmina ha solo 3 paia di mammelle,ma le più sviluppate sono le due inguinali, per cui solo 1 o 2 piccoli massimo possono sopravvivere. E comunque ricordatevi che la riproduzione di questi animali in cattività non è assolutamente facile se si vede che in natura possono arrivare a fare anche 6 cuccioli. Come vi dirò più avanti negli allevamenti si fanno dei veri e propri harem, ma nel caso avete un cincillà potete benissimo scegliere il maschio (evitate di far accoppiare fratelli per problemi di consanguineità), è preferibile scegliere 2 soggetti della stessa età. L’accoppiamento di solito avviene nelle ore serali, la femmina ha un calore subito dopo il parto, e se non resta incinta, il calore si presenta dopo 40gg. Durante la gestazione non è obbligatorio levare il maschio dalla gabbia, è importante invece ridurre qualsiasi stress per la femmina, in quanto potrebbe determinare aborto. Dopo il parto il maschio può aiutare ad accudire i piccoli, i quali nascono già con il pelo, gli occhi aperti e i denti e sono in grado di nutrirsi di cibo solido già dopo 7gg. Se la mamma dovesse morire, non disperatevi, allattare un piccolo non è difficile, bastano pazienza e amore!! Si prepara una miscela fatta di: acqua calda, latte condensato (50 millilitri di entrambi), 1 millilitro di miele ed ¼ tuorlo di uovo crudo, il tutto deve essere dato con una siringa in piccole quantità, per almeno 6 gg, ogni 5 ore.

Dimorfismo sessuale: Il sesso del cincillà può essere stabilito già dal primo giorno di vita: nel maschio la distanza tra l’orifizio genitale o quello anale è di 3-4mm, mentre nella femmina l’orifizio genitale è adiacente a quello anale.

Gabbia e accessori
Io vi parlerò di come tenere un cincillà in casa, ma per la curiosità di alcuni e anche per informarvi meglio vi dirò in linee generali come gli allevatori tengono le gabbie. Nel primo caso, le dimensioni minime sono 80cm di larghezza per 60 di profondità per 80 di altezza. È importante l’altezza, in quanto il cincillà ama saltare. È un vero e proprio acrobata. Le pareti devono essere con sbarre orizzontali o con una grata a sbarre perpendicolari. Il fondo deve essere a grata di metallo di ottima qualità e il materiale per il fondo è dato da trucioli essenzialmente. Il contenitore per il cibo deve avere 2 piccoli ganci per potere essere fissato alle pareti della gabbia, in modo tale che il cincillà non possa rovesciarlo. Il fieno può essere messo da fuori negli spazi della gabbietta, cosi il cincillà lo mangia quando vuole, non mettetelo mai sul fondo della gabbia, potrebbe inumidirsi con l’urina dell’animale. L’abbeveratoio è quello a sifone, formato da un recipiente il quale giù ha una cannuccia ripiegata, che termina con una piccola sfera. Il cincillà, andando a leccare la cannuccia, muove la sferetta e può bere. La gabbia può essere pulita anche una volta a settimana, basta lavarla e asciugarla, senza usare detersivi. Invece, per coloro che sono più curiosi o che vogliono sapere di più , descriverò come sono tenuti i cincillà negli allevamenti. Le gabbie devono essere almeno di 50 x 50 x 60 cm, la temperatura può variare dai 12-15 °C, l’umidità non deve superare i 60% e non deve essere inferiore ai 30%. La ventilazione si misura in metri cubi per ora; un livello di 2,25 M.C.H. va bene in inverno, mentre in primavere calde si deve aggiungere ulteriori 2,25 M.C.H., mentre in estate è necessaria una ventilazione di 21 M.C.H. La gabbia deve avere una vaschetta estraibile per le feci, o un fondo formato da una griglia metallica (quest’ultima come le gabbie dette sopra), il materiale ideale per la lettiera come detto sopra è rappresentato dai trucioli appositamente trattati per i cincillà, atossici. Negli allevamenti per la riproduzione si creano piccoli harem, formati da un maschio e da 5 femmine: le femmine stanno ognuna nella sua gabbia, queste gabbie sono unite da un tunnel fondo, alle femmine viene applicato un collare intorno al collo di diametro superiore al tunnel in modo che non possano passarlo; invece il maschio ha libero accesso a questo tunnel, quindi entra in tutte le gabbie e si accoppia con le femmine. Prima del parto, al maschio va chiuso il passaggio.

Malattie
Ora vi voglio dire le malattie più frequenti ,non ve le elenco tutte perché tante, poi qualunque problema o curiosità avete, potete scrivermi sul forum. Iniziamo con un sintomo molto comune: la  diarrea può essere causata da alimenti inadatti e soprattutto bagnati, ammuffiti e irranciditi, troppo freddi, cambi improvvisi di alimentazione, bocconcini fuori pasto troppo frequenti ed infine contaminazione di parassiti intestinali anche per una scarsa igiene. Le feci sono liquide e imbrattano la regione dell’ano. Bisogna dare al nostro animale degli antibiotici, fermenti lattici (bene l’enterogermina), e integratori vitaminici. Bisogna dare alimenti molto ricchi di acqua (come frutta fresca), sempre dopo averla lavata e asciugata bene, e levare almeno per questo periodo il fieno ricco di fibra, in quanto l’intestino ora danneggiato non sarebbe in grado di digerire la cellulosa. Nel maschio molto spesso si può avere una infezione del pene: possono raccogliersi dei peli che avvolgendosi intorno al pene lo comprimono, questa lesione viene detta”anello di peli”. Il sintomo è il continuo leccamento della regione inguinale, la cura consiste nella rimozione dei peli. Le orecchie devono essere sempre in posizione eretta, solo quando riposa il cincillà ha tutte e 2 le orecchie abbassate, ma appena sente un minimo rumore drizza le orecchie. Quando un orecchio è abbassato ad un lato, allora vi può essere un problema a quell’orecchio o anche può essere indice di un malessere generale. Ed infine possiamo avere una crescita eccessiva dei denti: i denti del cincillà, come quelli di tutti i roditori, sono a crescita continua, ma può capitare che non si sviluppino a sufficienza diventando troppo lunghi e impedendo all’animale di mangiare. Questa patologia può essere ereditaria o causata da una alimentazione errata, perciò è importante mettere a disposizione del nostro animale cibi che contengono della fibra grezza, e anche pane secco, rametti di legno, anche se il cincillà rosicchia le sbarre della gabbia. Oppure potete far limare i denti.

Conclusioni
Differenze del comportamento del cincillà allo stato selvatico ed in cattività
I cincillà allo stato selvatico sono animali notturni, durante il giorno dormono in cavità del terreno che li proteggono dalla luce del sole, inoltre essi stessi fanno cadere in queste cavità fieno ed arbusti per riscaldarsi meglio, non scavano tane perché non hanno artigli, inoltre il loro folto pelo li protegge dalle basse temperature, si nutrono di erbe e la ricerca del cibo occupa molto tempo della loro giornata (perciò è importante che in cattività abbia sempre del fieno a disposizione), l’animale tende a vivere in colonie formate dal maschio, dalle sue compagne e da piccoli. Un tempo era molto diffuso in natura, oggi PURTROPPO, è in via di estinzione vittima degli uomini che lo uccidono per la pelliccia, tuttavia oggi, come ho detto precedentemente, è una specie protetta (allegato A della CITES). Invece, per quanto riguarda il carattere dell’animale in cattività, posso dirvi, in base alla mia esperienza personale, che ho potuto notare che negli allevamenti, questi animali, avendo un contatto minimo con l’allevatore, hanno nei confronti dell’uomo, atteggiamenti ostili e di difesa (come alzarsi sui posteriori ed emettere schizzi di urina, emettere strani versi di minaccia), mentre altri, maggiormente abituati all’operatore (casomai accarezzati di più perché preferiti dall’allevatore), si dimostrano meno aggressivi. Invece, nel cincillà come animale da compagnia, è molto facile riscontrare comportamenti socievoli; certamente io parlo in base alla mia esperienza, ma non metto in dubbio la caratteristica di questi animale, ossia l’immensa dolcezza e soprattutto la capacità di abituarsi piano piano alla presenza del loro padrone, fino a riconoscerlo, a farsi accarezzare, a rispondere al suo richiamo, insomma il cincillà è un perfetto animale da compagnia, fiducioso nell’uomo, affettuoso e sempre disposto a giocare. Di solito non morde mai, se lo fa è solo per giocare, ma dato che è un roditore e vive la notte, vi consiglio di liberarlo di giorno o se volete rispettare la sua natura, liberatelo la notte ma in un posto dove non possa fare guai e soprattutto lontano da dove dormite in quanto è molto vivace e non vi farebbe chiudere occhio!!!

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento