Le interviste di Leander: Allevamento Felino “Rosa Argentata”, Gatti Persiani e tanta passione.

Ciao Francesca, ci puoi fare una breve descrizione di te e del tuo allevamento?

Innanzitutto volevo ringraziarti per questa intervista e per l’interesse per gli allevamenti, sul quale si può fare un po’ di chiarezza proprio in queste occasioni.

Sono una ragazza di Milano e da sempre ho condiviso la mia vita con gli animali domestici.

In particolare però, l’arrivo di Brandon e Gabriel, i miei due splendidi europei, mi ha fatto capire che la mia passione per gli animali avrebbe avuto un particolare interesse per i gatti.

Dopo di loro sono arrivati due magnifici persiani, uno bianco e uno chinchilla silver shaded, il loro carattere, la loro bellezza e la loro eleganza, mi hanno portato alla decisione di allevare questa splendida razza.

Oggi, da circa 3 anni, divido la mia vita con i miei gatti e mi dedico con grande amore al mio allevamento che ho chiamato Rosa Argentata, realtà riconosciuta dal WCF.

Coniugo questa passione a un lavoro di impiegata, alla realizzazione sartoriale di corsetti vittoriani e storici, altra mia grande passione maturata per il percorso di studi e i titoli conseguiti, e  al karate, che pratico dall’età di 5 anni

1. Come è nata la tua passione?

La mia passione è nata dalla prima cucciolata dei miei persiani!

Questa bellissima esperienza, mi ha portato ad appassionarmi alla razza, decidendo così di documentarmi e di imparare il più possibile su di loro, anche partecipando alle mostre feline.

Grazie alle preziose amicizie nate alle esposizioni, ho avuto modo di imparare moltissime cose e di confrontarmi con chi, come me, condivide questa passione ed alleva da tanti anni.

In seguito sono entrati a far parte della mia famiglia altri bellissimi esemplari di persiano chinchilla, questa volta scelti con un occhio più esperto, stando maggiormente attenta alle loro caratteristiche, rivolgendomi ad allevamenti importanti come Brettachtal.

2. Da quanti anni allevi questa razza?

Sono 3 anni che mi dedico all’allevamento di persiani.

3. Quanto del tuo tempo dedichi all’allevamento? 

Dedico al mio allevamento ogni momento libero della mia giornata e quando necessario, mi libero da ogni altro impegno per dedicarmi maggiormente a loro.

4. Per essere un buon allevatore cosa bisogna fare?

A questa domanda ci sarebbero davvero moltissime risposte ma mi limito a dire ciò che per me è fondamentale.

Credo che tutto nasca da una semplice cosa, l’amore!

Soltanto amandoli con tutto il cuore e incondizionatamente si è disposti a mettersi in gioco e a dedicare tutta la propria vita alla loro, proprio come una madre cresce i suoi figli.

Un’altra cosa molto importante per me è l’onestà e la serietà!

Nella mia, ancora breve, esperienza ho avuto occasione di conoscere allevatori poco seri e disonesti, interessati solo ed esclusivamente alla vendita di queste meraviglie, non considerando alcune cose molto importanti, ho avuto io stessa delle grandi delusioni, ma grazie a questo, so certamente che tipo di allevatrice non voglio essere.

5. Quali sono i criteri che utilizzi per la selezione dei propri soggetti? quali destina alla continuazione della propria linea di sangue e come decide quali invece non  sono adatti e vengono poi ceduti a terzi?

Innanzi tutto, la cosa più importante è la salute dei gatti che si decide di far riprodurre, la loro discendenza, le loro caratteristiche fisiche e il loro carattere.

È molto importante anche la convivenza tra i soggetti che vivono in allevamento, se dovessero esserci delle problematiche del genere è opportuno trovare delle nuove sistemazioni, presso altre famiglie.

Dal momento in cui iniziano a nascere i primi cuccioli, se la fattrice non ha problematiche e difficoltà dovute al parto e i cuccioli nascono e crescono in perfetta salute e di buona struttura fisica, è possibile valutare con maggiore chiarezza se quei gatti riproduttori sono idonei a portare avanti la loro linea di sangue.

Invece, per quanto riguarda lo standard di razza, mi affido quasi totalmente a giudici esperti e amici allevatori più esperti, senza tralasciare, ovviamente, la mia personale visione!

Partecipo con molto piacere e interesse alle esposizioni organizzate dalla mia associazione, lo trovo un modo molto utile per imparare e trasmettere cose nuove e per avere pareri da giudici esperti sullo standard dei miei gatti e per avere consigli su possibili futuri accoppiamenti che possono permettermi di avere dei cuccioli sempre più belli e con caratteristiche conformi allo standard di razza.

Inoltre devo confessare che mi inorgoglisce molto quando i miei gatti ricevono dei premi.

6. Quali tipologie di razze, varietà e tipologie di gatti allevi?

Come detto in precedenza mi dedico all’allevamento di gatti persiani bianchi, chinchilla e silver.

7. Ci puoi parlare brevemente, ma esplicativamente di queste diverse tipologie?

L’unica differenza che c’è tra questa tipologia di persiano sta nel colore del loro mantello e degli occhi, la struttura fisica è la stessa per entrambe le varietà. Sia il persiano chinchilla che il persiano bianco, devono avere la testa rotonda, massiccia e ben proporzionata, hanno cranio largo, fronte bombata, guance e mento ben sviluppati, il naso piccolo, corto, con uno stop evidente;  le orecchie sono piccole, leggermente arrotondate e molto distanziate, sono posizionate molto basse sulla testa, con ciuffi di pelo molto folti alla base; gli occhi sono grandi, rotondi, brillanti, ben distanziati, aperti ed espressivi e il colore varia in base al colore del mantello.

Il corpo, grande o medio, è di aspetto massiccio, hanno il torace ampio e il dorso e le spalle con una buona muscolatura.

Le zampe sono corte e grosse e hanno i piedi larghi e rotondi, con ciuffi di pelo tra le dita; la coda è corta, folta e leggermente arrotondata all’estremità e deve essere proporzionata al corpo.

Per quanto riguarda il colore del mantello, il persiano chinchilla ha una base bianca con solo la punta del pelo colorata di nero, che gli dona un aspetto argentato (silver), il colore dei suoi occhi, invece, deve essere verde o verde azzurro intenso, con la particolare caratteristica di avere le palpebre cerchiate di nero, come se avesse l’eyeliner, il naso, detto anche tartufo, è rosso mattone cerchiato di nero.

la tessitura della pelliccia, lunga e folta, è fine e setosa (non lanosa), un collare lungo ricopre le spalle e il petto.

8. Quali sono piu adatti a un pubblico neofita, e quali solo ai piu esperti?

Non si tratta di avere esperienza o meno, ci sono gatti che richiedono maggiore cura per il mantello e gatti che sono meno impegnativi, ma non è mai necessaria esperienza se si accoglie un cucciolo in casa con amore.

9. Quali sono le cure che necessitano questi particolari gatti?

I persiani necessitano di cure e attenzioni, il loro lungo pelo va spazzolato ogni giorno ed è necessario un bagnetto periodico, per i manti chiari è consigliato un lavaggio di mantenimento ogni 15 giorni. Gli occhi invece vanno puliti quotidianamente e richiedono l’utilizzo di particolari polveri che aiutano ad assorbire la lacrima e a prevenire l’ingiallimento del mantello sotto gli occhi, oltre che a prevenire congiuntiviti e dermatiti.

Naturalmente le attività, se fatte bene e quotidianamente, possono richiedere circa 15 minuti a gatto.

Per quel che riguarda l’alimentazione è necessario che mangino solo cibi di ottima qualità per mantenere un buono stato di salute e conseguentemente un pelo bello, lucente e morbido.

10. A quali mostre o eventi sei solita partecipare?

Partecipo spesso alle esposizioni feline organizzate dall’AFI che è una delle associazioni di categoria a cui sono iscritta.

11. Se qualcuno volesse intraprendere l’acquisto di questi gatti, cosa gli diresti?

Consiglio a chiunque volesse acquistare un gatto persiano o un chinchilla di rivolgersi ad allevamenti seri e che risultino iscritti e riconosciuti con regolare affisso da associazioni feline.

Di valutare l’acquisto solo di gatti che hanno una documentazione appropriata, quindi un pedigree nel quale si può verificare la genealogia dei gatti fino ai trisavoli e tutti gli esami clinici più importanti, in particolare la negatività al Pkd di tutta la genealogia.

Inoltre di valutare l’acquisto di un micino solo in allevamenti in cui sia possibile vedere i genitori e comprovarne l’identità tramite il microchip.

Sconsiglio vivamente di rivolgersi a privati che vendono per pochi soldi un cucciolo, perchè per garantire una buona qualità di allevamento e il conseguente buono stato di salute dei gatti che ne fanno parte, sono necessari controlli ed esami periodici molto impegnativi economicamente, come lo sono anche l’iscrizione ad associazioni, le denunce di nascita e la richiesta dei pedigree e l’accurato lavoro di selezione. Quando un cucciolo viene ceduto per poche centinaia di euro e senza un pedigree, significa che non ci sono controlli e che presumibilmente le fattrici vengono sfruttate ad ogni calore, producendo moltissimi cuccioli o peggio che sono canale di importazione di cuccioli da realtà estere, decisamente poco attente alla cura dell’animale che viene esclusivamente trattato come una merce.

Inutile aggiungere che è necessario affidarsi ad allevatori che trasmettano il loro amore verso questi magnifici esemplari e non a quelli che danno l’idea che gestiscono una fabbrica di gatti. Quando dico allevatori che dimostrano amore, intendo dire che i gatti del loro allevamento devono essere i loro gatti, proprio come i gatti da compagnia che entrano in una famiglia e non degli operai di una fabbrica.

Sono queste le cose più importanti, inutile rivolgersi ad allevamenti che vanno a sottolineare cose futili, ma magari nascondono incurie pesanti sulle cose più importanti.

12. Una domanda anche al tuo compagno, Raffaele Ingegno, fotografo professionista, che ci ha regalato gli scatti di questi articolo: rispetto a delle modelle in pelle e ossa, quasi sono le differenze con queste “modelle pelose”? cosa si prova a livello professionale a immortalare questi bellissimi felini?

Ti ringrazio molto per la domanda e per i complimenti. Devo dire che mi ha fatto sorridere “modelle in pelle ed ossa”, scherzi a parte, faccio il fotografo da ormai molti anni ed ogni singolo lavoro ha la sua storia da poter raccontare. Non si tratta mai di genere di fotografia, praticandone diversi, ma di singola realizzazione. Quando realizzo un servizio fotografico per un cliente che vuole essere immortalato insieme al suo animale, curo il tutto come se stessi realizzando un catalogo di moda, uno still life pubblicitario, un reportage o un servizio fotografico per un matrimonio. Rimane ovvio che dal punto di vista tecnico qualcosa cambia, i gatti vanno trattati in maniera particolare per poter avere delle belle foto che li descrivano alla perfezione, cose tecniche e comportamentali che si acquisiscono con l’esperienza. Ciò che si prova è una sensazione difficile da descrivere, perchè il tuo cliente non sta comprando da te quell’immagine, ma sta acquistando un ricordo che molto probabilmente rimarrà per molte generazioni, da questo punto di vista, quel click, è decisamente molto affascinante e va fatto con estrema cura. Come la cura che bisogna destinare a chi si fa descrivere fotograficamente il proprio allevamento, perchè da quelle immagini che si realizzano, non si deve solo vedere il gatto, ma come lo si alleva… Ogni fotografo è un adulto in grado di soddisfare tecnicamente una richiesta ed è rimasto anche un po’ bambino, in lui c’è quel bambino che guarda per la prima volta le stampe appena ritirate e si emoziona guardando gli occhi del cliente che vede il lavoro finito. Coniugare questa professione con l’impegno dell’allevamento è decisamente una fortuna che racchiude un mix di emozioni, ma soprattutto ti insegna a conoscere e saper trattare al meglio il soggetto che ritrai. (in queste ultime 3 foto i gatti di Francesca, fotografati da Raffaele, con la modella Mary Costa truccata da Sara Iscaro)

13. Se qualcuno fosse interessato all’acquisto dei tuoi gatti, cosa deve fare? e come può contattarti?

Innanzitutto può visitare il nostro sito internet all’indirizzo www.rosaargentata.com in cui trova tutti i recapiti e può conoscerci meglio e seguire i nostri aggiornamenti sulla pagina facebook, raggiungibile dalla pagina contatti del sito.

Queste sono alcune foto scattate da Raffaele a Francesca con i suoi gatti:

e qui alcuni cuccioli dell’allevamento:

Qui i banner per raggiungere il sito di Rosa Argentata e il lo Studio Fotografico di Raffaele Ingegno:

rosa

raffaeleingegno

Ringrazio sentitamente l’allevatrice Francesca Costa per l’intervista e Raffaele Ingegno per le bellissime foto di gatti e modelle. Un ringraziamento speciale a Mary Costa per aver posato con questi bellissimi felini, e per il lavoro magistrale di make up di Sara Iscaro (alla modella, ovviamente non ai gatti).
Ma un ringraziamento unico e particolare va sicuramente ai veri protagonisti di questo articolo per la pazienza e la bellezza che contraddistingue questa razza: Arielle, Eric, Bruce, Minú, Weenie, Mimí, e Olaf. 

Grazie!

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